Guida pratica sulle principali indicazioni operative e di gestione sulla classificazione e corretta attribuzione della codifica CER. Con due provvedimenti normativi – un regolamento ed una decisione – adottati in chiusura del 2014 ed entrambi da applicarsi a decorrere dal 1° giugno 2015, l’Unione europea ha ampiamente riformato, aggiornandola, la disciplina per la classificazione dei rifiuti, che, come è noto, è intimamente connessa con il sistema di codifica dei rifiuti stessi. Tutti i tipi di rifiuti, non solo i rifiuti speciali, ma anche quelli urbani, sono catalogati in base all’elenco europeo dei rifiuti o CER (catalogo europeo dei rifiuti). La catalogazione, ossia l’attribuzione del pertinente codice, ha peraltro particolare importanza per i rifiuti speciali. Infatti, mentre il rifiuto urbano, una volta correttamente individuato come tale, è sempre conferibile al servizio pubblico, rispettando le regole di conferimento che comunque in nessun caso impongono al produttore di codificarlo, per il rifiuto speciale la codifica, oltre che per la connessa classificazione come rifiuto pericoloso o non pericoloso, è presupposto necessario per il corretto adempimento di tutti gli obblighi a carico del produttore e, ovviamente, dei successivi gesto. Visualiizza il sommario