L’imprenditore industriale o artigianale si trova quindi a dover gestire le proprie attività produttive nel rispetto delle prescrizioni “sociali”, oggi recepite in Italia nel cosiddetto “Testo Unico Sicurezza” ossia nel d.lgs. n. 81/2008. Quando abbisogna di un prodotto tecnico per realizzare al meglio le proprie attività deve porre attenzione a quanto acquista sul mercato; i prodotti disponibili, infatti, devono rispettare specifiche prescrizioni di “mercato”, la conoscenza delle quali consente un migliore e più sicuro acquisto. Vengono esposte e contestualizzate sia le prescrizioni “sociali” che di “mercato”, con l’indicazione pratica delle attività obbligate, ovvero opportune, che l’imprenditore deve svolgere,, anche affidandole a collaboratori competenti. L’imprenditore che acquista un macchinario assume il ruolo di “utilizzatore” di tale macchinario ai fini dell’applicazione delle prescrizioni di “mercato”, restando comunque il “datore di lavoro” ai fini dell’applicazione delle prescrizioni “sociali” di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che dovranno operare con il macchinario oggetto dell’acquisto, così come stabilito dal d.lgs. n.81/2008. L’altro soggetto coinvolto è il “fabbricante”, come definito all’art. 2, comma 2, lettera i) del d.lgs. n. 17/2010 dell’attrezzatura oggetto dell’acquisto. Il fabbricante (e il “mandatario” se si tratta di fabbricante con sede al di fuori dell’Unione europea) è obbligato a rispettare le prescrizioni di “mercato” previste per la macchina oggetto dell’acquisto, pena pesanti sanzioni economiche e commerciali. >> Visualizza sommario